lunedì 20 maggio 2013

Il tavolino ingombrante


Nel regno Felice, un ragazzo di nome “Scopo” cresceva avvolto da ”Serenità”. Sposar stava la Principessa Felicità!
Uno stregone volle metterlo alla prova “La sua forza dimostrarmi dovrà!” e si fece aiutare da una 

strega maligna. Insieme, si misero a congetturar:

Seme, seme, seme, seme,
Davanti l’Agir di Scopo ti pianterai,
Crescer una pianta farai,
Dal suol quattro tronchi crescerai,
Tutti i rami al centro convergerai,
Un tavolino formerai,
Ogni volta che Scopo uscir vorrà,
Scopo pianger dovrà!

Lo stregone piantò il cattivo seme proprio davanti alla porta di casa di Scopo.
Il seme crebbe e diventò una pianta, la pianta diventò un tavolino, ogni giorno sempre più ingombrante.

Poiché era un tavolino piantato nel terreno, il ragazzo non riusciva a spostarlo. Ogni volta che il ragazzo provava a passare da quella porta, era costretto a scavalcarlo per passarci sopra.

Il tavolino aveva un sortilegio: ogni volta che il ragazzo vi poggiava qualcosa, questa andava a male.

Se poggiava “Sognare” questi svaniva. Una volta poggiò “Credere” e questi divenne piccino piccino.  Se poggiava “Soluzione”, trovava “Problema”! Una volta poggiò una pianta ricca di “Germogli” ma la ritrovò arida.  Se poggiava “Voglia di Fare”, il tavolino lo trasformava in “Voglia di Riposare”. Una volta poggiò i “Frutti” di un albero ma trovò solo le bucce.
Piano piano “Sorridere” lasciò il suo volto e “Serenità” svanì dalla sua Mente. Quando “Azione” abbandonò il suo corpo, lui si accasciò su un letto troppo confortevole, “Luce” si spense perché nessuno cambiò la candela che si consumò.
Ormai quel tavolino dalle salde radici nel terreno davanti casa sua, lo teneva prigioniero!

Poiché non lo vedeva da tempo, Magia Buona andò a trovarlo, ma vide il tavolino ingombrante davanti alla sua porta, intuendo che potesse essere una magia cattiva, allora andò sotto la sua finestra e gli gridò:
Magia Buona: “Cosa ti impedisce d’uscir donde stai?”
Scopo: “Ogni volta che agir voglio, con un tavolino ingombrante ho a che far”
Magia Buona gli fece quattro regali, che gli passò dalla finestra:
I regali si chiamavano “Dolore”, “Ricordo”, “Confutare” e “Piacere”


Magia Buona strillò: ”Felicità crede che l’hai abbandonata e mai più sposar la vorrai”
Scopo “Non è vero!” Magia Buona “Cosa provi?” Scopo “Dolore” e aprì quel regao, trovò un martello ed uno scalpello e si scagliò contro la prima gamba del tavolino ingombrante e la frantumò!




Magia Buona: “Il Re ha emesso un bando: “Chi la Principessa sposar vorrà, il Torneo vincer dovrà, tu hai mai combattuto in vita tua?”
Scopo “Mi ricordo quella volta che lottai come un Leone contro un Toro!” E Scopo aprì Ricordi e trovò un accetta e con questo tirò giù un’ altra gamba del tavolino.





Magia Buona: “Il Re ha detto che non hai mai fatto qualcosa di buono!” Scopo aprì Confutare e trovò una sega e la terza gamba mandò giù!






Magia Buona: ” Quanto ti piace sposar Felicità?” Scopo: “Tantissimo!” e aprì Piacere e trovando un piccone, la quarta gamba mandò giù! 







Atterrato il tavolino, lo finì di distruggere con tutta la forza che aveva e lo stregone scappò via arso dal suo stesso sortilegio..

Hai uno scopo nella tua vita?
Cosa può essere per te un tavolino che ti impedisce di agire?
Con quale dolore hai voglia di colpire il tavolino? 
Quali sono i tuoi migliori ricordi di obiettivi difficili che hai raggiunto?
Perché ti meriti un premio?
Come ti sentirai dopo che hai raggiunto la meta?
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