StoryTelling

Che cos'è lo storytelling? Tradotto in italiano significa "racconta (-re -ando) storie", ovverosia una tecnica di comunicazione che si perde nei tempi, basti pensare alla Bibbia e alle parabole di Gesù. 
Secondo Aristotele un buon racconto racchiude il cambiamento riuscito da uno status quo a un altro, per la soddisfazione emotiva dell'utilizzatore. Potrei tradurre così: " Un eroe si avventura dal mondo della quotidianità in uno metaforico. Trova forze incredibili che lo trasformano in un vincitore. Poi ritorna a casa e dona la sua forza anche agli altri."
Raccontare una storia è un modo "indiretto" di trasmettere un messaggio ad ascoltatori tanto diversi tra loro, consentendo a ciascuno di attingere dalla storia ciò che può apprendere: tutti si sentono coinvolti.
Ascoltando o leggendo la storia, il destinatario del messaggio fa un confronto con la propria storia personale o il momento che sta vivendo, e riesce (finalmente?) a fare una riflessione sul proprio stato, trovando spunti per il cambiamento o crescita personale.

Faccio subito un esempio, ho scelto la parabola del seminatore nella versione di San Tommaso solo per una questione di brevità: (n.d.r. uno dei vangeli non riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa Cattolica)
Il detto del Vangelo di Tommaso:
« Gesù disse, "Ascoltate! Uscì il seminatore, prese una manciata [di semi] e li seminò. Alcuni caddero sulla via e vennero gli uccelli e li beccarono. Altri caddero sulle pietre, e non misero radici nella terra né produssero una sola spiga di grano. Alcuni caddero fra i rovi e i rovi soffocarono i semi e i vermi li divorarono. E altri caddero sul suolo fertile, che diede un ricco raccolto: ne rese sessanta volte tanto e centoventi volte tanto". »
Qual'è la differenza tra parabola e storytelling? La prima include una spiegazione (per es. Gesù spiegava che cos'era il seme e chi era il seminatore) e terminava con un messaggio diretto, per es. dal vangelo di Luca, la stessa parabola termina così:

E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza. »


Nello storytelling, secondo me, il finale dipende in proprio dall'ascoltatore e/o lettore, la stessa parabola potrebbe terminare così:

  • Cosa può essere un buon seme per te?
  • Cosa potresti fare affinché un seme possa dare frutto per te?
  • Dove potresti andare per trovare un buon seme per te?

Alcune domande può porle il "racconta storie", certamente che l'ascoltatore e/o il lettore possono porsi altre domande da solo, con lo scopo finale di trovare risposte e spunti per cambiare verso il nuovo. 

La cosa più bella? E' la condivisione, perchè consente ulteriori spunti di riflessione, magari allarga l'orizzonte, aumenta le interpretazioni, ecc. .

Buona lettura!

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