domenica 29 settembre 2013

Pegasus, con te partirò

Stavo in auto, percorrendo una lunga autostrada che, forse, non volevo nemmeno percorrere. Ad un tratto, dalla mia autoradio, sento la canzone di Boccelli che fa:
Con te partirò. 
Paesi che non ho mai 
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò
La conoscete? Mi piace ascoltarla spesso. Mentre l’ascoltavo, un cartello autostradale mi indicava l’uscita per andare a trovare Pegasus. Che strana coincidenza: una canzone che ti invita a partire per paesi nuovi, mentre stai percorrendo una strada che non vuoi  E, mentre stai recalcitrando, ti appare la strada che ti porta al tuo amico in grado di ascoltarti senza parlare, di portarti sulla sua groppa con felicità, ti mostra la sua contentezza quando lui ti vede.

martedì 3 settembre 2013

Quando conobbi Pegasus

Cosa avevo voglia di fare oggi? Una cosa che non facevo da tanto tempo: volevo stare un po’ con me, ma non da solo. Volevo stare nel presente, ma volevo avere anche una macchina del tempo un po’ particolare, che mi facesse vedere un po’ del passato, ma mi portasse anche nel futuro.
Con cosa e chi volevo stare oggi? Volevo stare con i miei pensieri, i miei ricordi, rivivere certe esperiene. Volevo un compagno fidato, ma non avevo voglia di parlare. Volevo essere capito, senza necessità di essere ascoltato.
Sapevo quello che volevo, come potevo fare per averlo?

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